08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
leggi...
"Chi ha paura di sognare
e' destinato a morire"
Bob Marley
 


Bookmark and Share



HOME // NEWS < Back

Le 'streghe' al rogo, ma a bruciare sono malati di Aids

20/09/2008 - 13:51

L"uccisione di presunte streghe e il mito della stregoneria sono ancora molto diffusi in Africa. Il 21 maggio scorso in tre villaggi dell'area di Gusii Land, in Kenya, un gruppo di sinistri "vigilantes" , conosciuti come Sungusungu, ha dato il via a un'orgia di violenza e omicidi che hanno causato decine di feriti e almeno quindici morti, soprattutto donne. Le donne, fatte a pezzi o bruciate, sono state uccise perche' sospettate di praticare la stregoneria. L'azione, denominata operazione "Okoa Maisha" (Operazione salva una vita), e' stata condotta con precisione quasi militare dai "vigilanti" - che si considerano protettori del popolo, non omicidi - e pianificato in anticipo. Pochi giorni prima degli attacchi, una lista di presunti stregoni e' stata trovata nei locali della scuola primaria, diffondendo timori di possibili violenze. E nonostante i tentativi dell'amministratore del distretto di riportare la calma, gli abitanti del villaggio hanno potuto
mettere in atto il loro piano omicida. Una delle donne uccise era la madre di un religioso: e' stata linciata da un gruppo di giovani uomini ed e' morta quando la sua casa e' stata data alle fiamme. "Li abbiamo supplicati di risparmiare le nostre vite, ma non hanno ascoltato nessuna delle nostre preghiere", ha dichiarato ai giornali il Reverendo Enoch Obiero. L'aspetto piu' scioccante di questa tragedia e' che sembra chiaro che molte persone nell'area credono che la stregoneria sia largamente praticata e che le persone che sono state uccise abbiano meritato il loro destino. I residenti dei villaggi dicono che le donne usavano la magia per ogni genere di cose, inclusa l'assunzione di poteri soprannaturali per uccidere delle persone, o fare in modo che i bambini si comportassero male a scuola. Tale e' la paura che molti dei giovani istruiti della zona (che sembrano siano essere gli obiettivi delle streghe) hanno lasciato l'area che sta ora soffrendo gravi
difficolta' economiche. Quando i tempi sono duri, le persone spesso trovano un capro espiatorio contro cui scatenare le loro angosce, anziche' affrontare la realta' della situazione. In Africa, dove la superstizione sulla stregoneria ha una storia centenaria, e' sempre stato naturale per le persone trovare nelle streghe una spiegazione facile per i loro problemi, anziche' esaminarli da una prospettiva economica e sociale che sarebbe troppo complessa da capire, specialmente nelle aree rurali. Ma anche nelle societa' piu' avanzate e istruite dell'Africa, molte persone credono ancora che le streghe esistano e siano capaci di cambiare, in meglio o in peggio, la sorte di ciascun individuo. Una credenza con cui spiegano i loro problemi anche quando il senso comune suggerirebbe altre soluzioni. Invece di guardare alla realta', si accusa la stregoneria per ogni cosa: dalla poverta' alla malattia, dalla morte al fallimento degli affari o ai cattivi raccolti; di
converso se accade qualcosa di positivo si pensa che sia dovuto alla magia positiva. Le streghe sono sospettate di essere spiriti che assumono sembianze umane, animali o di insetti, a seconda delle varie credenze. In Camerun, Nigeria, Ghana e Malawi sono identificate soprattutto nelle donne e nei bambini; in altri paesi come la Nigeria sono gli uccelli e gli insetti notturni a vedersi attribuiti poteri soprannaturali; in Senegal e' il gufo a incarnare l'immagine del diavolo e ai bambini viene spiegato di dover uccidere il povero volatile appena l'avvistano. In alcune comunita' del Benin settentrionale e' diffusa la credenza che se un bambino non nasce venendo fuori prima con la testa e con la faccia all'insu', puo' essere uno stregone o un mago; e i bambini che non nascono "normalmente" devono essere uccisi. La questione e' affidata a un faccendiere che lega una corda attorno al piede del neonato e lo sbatte contro il tronco di un albero o lo uccide
annegandolo o avvelenandolo. Si tratta di credenze radicate, tramandate di generazione in generazione, e non sorprende che la caccia alle streghe sia ancora diffusa in Africa. Non deve sorprendere nemmeno che le vittime di questi attacchi siano principalmente donne; nei loro ruoli di madri, datrici di vita, le donne hanno sempre assunto un ruolo quasi mistico nella societa' e forse e' proprio per questo che gli uomini hanno speso tanto tempo per cercare di soggiogarle.á In Uganda nel 2004, si e' consumato l'omicidio di massa di 27 donne che sono state uccise dopo essere state costrette a bere un intruglio che avrebbe dovuto identificarle come streghe (un espediente simile al dunking stool, letteralmente l'immersione della sedia, l'affogamento della strega, usato durante il medioevo allo stesso scopo). La decisione era stata presa perche' alcuni eminenti membri della comunita' ritenevano che la serie di eventi disastrosi che si era protratta negli anni
fosse il risultato di forze occulte e che l'eliminazione di streghe e stregoni avrebbe risolto il problema. Un altro dei luoghi simbolo degli attacchi alle streghe negli ultimi anni sono le sponde del lago Vittoria in Tanzania. Gran parte delle vittime sono donne, alcune ottantenni. Gang di killer sono state assoldate per uccidere queste anziane signore, sulla base di prove inconsistenti come il fatto di avere gli occhi rossi (causati dalle congiuntiviti provocate dal cuocere i cibi sul fuoco vivo). Attacchi aumentati negli ultimi tempi e che ogni anno provocano almeno 100 vittime. Le autorita' di polizia non prendono in seria considerazione il pericolo rappresentato da queste gang e anche quando qualcuno dei killer e' stato arrestato, e' uscito di prigione in meno di un anno. In un orfanotrofio di Luanda gestito da religiosi, il 40% dei bambini e' stato abusato, picchiato e cacciato di casa perche' sospettato di essere una strega o uno stregone.
Intervistato nel 2005 dal reporter Angus Stickler della BBC, padre Joseph Pablo Galvan ha dichiarato: "Da quello che vediamo, ad essere accusati di stregoneria sono i bambini piu' intelligenti, vispi, speciali. Sono bambini maltrattati e quelli accusati di stregoneria vengono colpiti con i machete". Stickler ha visitato anche un ospedale religioso, gestito da un gruppo di guaritori tradizionali riconosciuti dal governo che trattano presunti bambini posseduti. Ha descritto di aver visto bambini e adulti legati ai muri e al pavimento e ha raccontato di un bambino di otto anni, sfregiato e gonfio da non essere riconoscibile, ricoperto di fango e con le unghie strappate. Era cosi' evidente che il bambino stava morendo che Stickler chiamo' le autorita', ma nonostante le rassicurazioni di un intervento rapido, quattro giorni dopo il bambino era morto. Quello che sembra chiaro e' che non e' facile dare una risposta su queste credenze attorno alla stregoneria.
La poverta' e l'ignoranza alimentano la paura, e l'eliminazione delle "streghe" tampona entrambe. La strada per risolvere il problema e' lo sviluppo, la lotta alla poverta' e l'istruzione. Come pure informare le persone sulle malattie e i loro effetti sul corpo (l'epilessia e l'aids sono malattie associate spesso a qualche forma di magia), insegnare loro a comprendere le loro possibilita' e ad avere il controllo delle loro vite, per mettere fine a queste credenze e fare in modo che la "caccia alle streghe" diventi una cosa che appartiene al passato.
 
http://www.055news.it/notizia.asp?idn=16775




Fai una domanda o inserisci il tuo commento:
Nick:
Testo